Val di Fassa | 2012-2020
Progetto realizzato in Plus Communications
In Plus ho lavorato per Val di Fassa per molti anni, occupandomi principalmente delle campagne pubblicitarie stampa e radio.
Nel 2015, ho realizzato questo spot per le emittenti radio nazionali:

L’anno dopo è stata la volta di Val di Fassa per sempre, campagna creata con Luca Franceschini che prevedeva scatti fotografici originali, realizzati con Carlo Baroni.



A partire dal 2017/18 il brief ha richiesto di utilizzare solo immagini d’archivio dell’Apt, quindi di fatto ho avuto il compito di trovare degli headline per accompagnarle.
Queste campagne sono state pianificate in Italia sulle riviste e sulle radio nazionali con qualche uscita anche all’estero.
Nel 2017/18, è stata scelta questa proposta:


Per lo spot radio ho scelto la voce nazionale di Giorgio Melazzi e lavorato con Studio Atorn di Milano.

Per la stagione 2018/2019, è stata scelta invece questa proposta che sviluppa ulteriormente il tema del desiderio.



Anche in questo caso ho adattato l’idea per il mezzo radio, ma per questioni di tempo non ho potuto seguire direttamente la registrazione e il risultato non è stato all’altezza delle mie aspettative. Le voci, le capacità recitative ma anche una regia fatta bene sono fondamentali per ottenere spot radio piacevoli ed efficaci.

Nel 2018 ho curato anche il lancio di PanoramaPass – la guest card della Val di Fassa – con una campagna stampa, radio e un video tutorial animato di cui ho curato lo script (illustrazioni di Tommaso Gonzalez e animazioni di Andrea Franceschini):

L’anno della pandemia, la Val di Fassa, come tutte le località turistiche della nostra regione, è rimasta quasi ferma, in attesa di capire come si sarebbero sviluppate le successive stagioni. Per la ripartenza – con tutte le distanze di sicurezza del caso – dell’estate 2020, ho realizzato solo questo spot radio.

Per l’inverno 2021, avevo ideato e già condiviso la campagna per la ripartenza sulle piste ma l’eccessiva insicurezza sull’apertura effettiva degli impianti, rimasta incerta fino all’ultimo, l’ha fatta prima slittare e poi definitivamente annullare. Mi piace comunque ricordarla come momento catartico di ritorno alla normalità per una valle che amo e in cui trascorro estati e inverni meravigliosi.
